sabato, Luglio 12, 2025

Un appello alle Istituzioni per ascoltare e attuare le proposte dei docenti delle scuole in carcere

Si apre con 62 vittime questo agosto terribile delle carceri italiane e i docenti appartenenti alla Rete delle scuole ristrette che operano da decenni nelle carceri, come insegnanti e come volontari,  sentono lโ€™esigenza di intervenire ribadendo quanto giร  sottolineato nei lavori della IX GIORNATA NAZIONALE DEL MONDO CHE NON Cโ€™Eโ€™, seminario estivo della Rete, svoltosi come di consueto a luglio, nellโ€™ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto.

In quel contesto, a partire dagli interventi degli importanti interlocutori istituzionali presenti e soffermandosi proprio sullโ€™emergenza suicidi in carcere, รจ stata condotta unโ€™analisi critica dellโ€™attuale situazione nei penitenziari italiani ed รจ stato ribadito che la salute delle istituzioni democratiche si misura proprio sulle condizioni in cui versano i piรน fragili (come sottolineato dallโ€™autorevole intervento del Professor Giovanni Maria Flick),  che lโ€™Istituzione Penitenziaria, la quale versa da anni in una situazione critica, si deve fondare su interventi in favore di una esecuzione penale consapevole, formativa e basata sullโ€™accesso al lavoro dei detenuti per un loro effettivo reinserimento nella societร  (come affermato dallโ€™Avvocato Irma Conti, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertร  personale).

A partire da tali considerazioni i docenti della Rete si sono confrontati sullo stato dei percorsi di istruzione nelle carceri (istruzione e cultura sono per la Rete elementi centrali dellโ€™esecuzione penale) e sulla necessitร  di una interlocuzione istituzionale (che oggi appare ancora piรน urgente), sia presso il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dellโ€™Amministrazione Penitenziaria, sia presso il Ministero dellโ€™Istruzione, per valutare, finalmente e seriamente, i positivi e documentati riscontri avuti in questi dodici anni attraverso i Laboratori formativi interattivi per le persone detenute, fondati su spazi alternativi e formativi quali Teatro e Biblioteche in carcere ( che invece di rimanere aperte proprio nei mesi piรน difficili per lโ€™assenza di attivitร  trattamentali, vengono chiuse nei mesi estivi- ammesso che esistano e funzionino).

Tali Laboratori, infatti, nonostante la discrezionalitร  con la quale i vertici degli istituti possono decidere di attuare o non attuare le attivitร  previste dalle stesse circolari dipartimentali emanate (che riconoscono efficacia agli interventi e ne dispongono la diffusione) e nonostante lโ€™indifferenza con la quale il Ministero dellโ€™istruzione si rapporta con tali proposte e iniziative, hanno avuto e continuano ad avere importanza straordinaria proprio per la presa in carico delle persone detenute e per la qualitร  formativa che permette un qualificato accesso al lavoro dei detenuti e un loro effettivo reinserimento nella societร , in quanto iniziative ed attivitร  che li supportano e li sostengono quotidianamente durante lโ€™intero anno.

I docenti della Rete, chiedono pertanto, un incontro urgente al Ministero della Giustizia, al Dipartimento dellโ€™Amministrazione Penitenziaria, al Ministero dellโ€™Istruzione e al Garante Nazionale delle persone private della libertร  personale.

Anna Grazia Stammati

(Presidente CESP)

Roma, 1 agosto 2024

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