venerdì, Settembre 5, 2025

Operatore Scolastico : al via le chiamate dalla 3^ fascia di istituto per il 2025-26

Con il CCNL 2019-21 è stata istituita una nuova figura professionale, un nuovo profilo all’interno del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario), con la firma definitiva dello stesso avvenuta il 18 gennaio 2024 questa figura entra a fare parte integrante del personale ATA.

Questo ingresso a pieno titolo per la prima volta, si colloca a metà strada tra il Collaboratore Scolastico e l’assistente Tecnico, con mansioni che spaziano all’interno di figure che vanno dal supporto alla didattica, cura e sorveglianza degli ambienti scolastici.

Precisamente le sue mansioni:

1.      Collaborazione nella gestione dei laboratori e strumenti didattici.

2.      Sorveglianza durante l’ingresso e l’uscita e gli intervalli

3.      Cura e assistenza igenico-sanitaria ove previsto

4.      Supporto agli alunni con disabilità ( le figure in possesso della qualifica OSS e OSA)

5.      Collaborazione nella gestione e nel supporto alla segreteria didattica

L’introduzione ufficiale di questa figura è prevista per il 1° settembre quindi per l’anno scolastico prossimo 2025-26. Un profilo che consente a chi verrà convocato di accedere se sarà in possesso di almeno un attestato di qualifica triennale accompagnato da una specifica attestazione come OSS o OSA.

Il personale interessato verrà convocato sui posti che le Istituzioni Scolastiche avranno avuto in organico ATA per il profilo apposito, dalle graduatorie di Istituto di 3^ fascia aggiornate su Istanze Online.

La convocazione avverrà dall’Istituzione Scolastica attraverso una email, PEC o posta ordinaria. L’importanza è tale, in quanto gli incarichi che verranno dati saranno soprattutto di durata annuale.

Crediamo che l’obbiettivo nell’introduzione dell’ Operatore Scolastico che il MIM ha voluto avere è quella di una figura più articolata e formata , capace di rispondere alle problematiche complesse della scuola moderna, ma essa poteva essere organizzata e potenziata all’interno del personale già esistente? Questi circa 42.000 posti, (così comunica il MIM) nuove unità , come verranno introdotte nelle Istituzioni Scolastiche?

Come da indicazioni tecniche Il Ministero dell’Istruzione e del Merito comunica che queste figure dovrebbero essere anche aggiunte tramite una mobilità verticale del personale di ruolo che avverrà nell’anno 2026/27 , riservata appunto al personale scolastico che avendo i requisiti di accesso ne farà richiesta.

Ma questo personale di ruolo che avesse intensione di accedere al nuovo profilo, avrebbe dovuto avere la precedenza e cominciare ad essere inserito all’interno delle Istituzioni Scolastiche già da questo anno 2025-26 appunto attraverso la mobilità verticale..

Perché il MIM ha preferito iniziare a gamba tesa, con questa nuova figura, con personale di 3^ fascia delle nuove graduatorie di istituto senza esperienza scolastica rimandando l’acceso del personale di ruolo, che ne ha i requisiti, all’anno scolastico 2026-27?

Viene spontaneo un sospetto, dato che il costo di questa operazione definita dal MIM come “IMPLEMENTAZIONE ORGANICA”comporterà sembra un costo stimato di circa 25 milioni di euro, si vogliano forse sanare le tante posizioni di lavoratori e lavoratrici delle “ Cooperative Sociali” che già operano nel settore? Ci sembra di aver vissuto già queste esperienza, con la vicenda degli LSU.

Sembra un “de ja’ vu!”, una situazione davvero paradossale.

Il MIM non doveva creare i presupposti che da una parte “ sistemava” un lavoratore una lavoratrice ,(ex Cooperative) e dall’altro creare un conflitto con il personale di ruolo che avrebbe dovuto avere la precedenza.

Matilde Ricigliano

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