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COBAS: ELOGIO DEL CONFLITTO, DAL 26 MARZO AL 10 APRILE
Prima di venerdì 26 marzo vi sono stati altre giornate di mobilitazione, in particolare del popolo della scuola pubblica e dei tanti settori lavorativi travolti dalla crisi economica: ma in questa giornata il conflitto sociale è stato il più trasversale e intenso dall’inizio della pandemia. I COBAS, che avevano convocato lo sciopero nazionale della scuola e del TPL, insieme a Priorità alla scuola e al CNPS (Coordinamento nazionale precari scuola), hanno portato in piazza più di 10mila persone in 67 città, con un numero significativo di adesioni allo sciopero.
COBAS: la situazione critica dell'edilizia scolastica, verso lo sciopero del 26 marzo
Disporre di dati attendibili sull'edilizia scolastica non è facile. Il MI mette a disposizioni informazioni su quantità e alcune qualità degli edifici scolastici ma, quelle più recenti, si riferiscono all'a. s. 2018/2019. In soccorso ci vengono, però, i dati del XVII Rapporto Impararesicuri 2019 di Cittadinanzattiva e del recentissimo (marzo 2021) Ecosistema Scuola XX Rapporto di Legambiente sull'edilizia scolastica, entrambi riferiti a significative quantità di plessi. La vetustà dei dati ufficiali e la loro ristrettezza non è un problema da poco perché impedisce di avere un quadro della situazione aggiornato e ben delineato, fondamento di qualsiasi intervento in merito.
26 MARZO SCIOPERO NAZIONALE SCUOLA E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CON MANIFESTAZIONI IN 50 CITTA' (a Roma P. Montecitorio ore 10)
Siamo stati facili profeti quando, all’avvento in pompa magna di Draghi, presentato come il risolutore di tutti i drammi sanitari ed economici non risolti dal precedente governo Conte-bis, prevedemmo che a breve ci saremmo ritrovati, malgrado il Recovery Plan, di fronte alle stesse precarietà, inefficienze e disorganizzazioni del precedente governo.
CESP-COBAS: alcune linee-guida sulle tematiche ambientali
Il prossimo 19 marzo sarà di scena la nuova mobilitazione internazionale promossa da Friday for Future; “i governi continuano a non mettere in pratica le azioni necessarie a contrastare la crisi climatica, e la salute, l’istruzione, sono lasciate da parte per i profitti di pochi” questo affermano, tra l’altro, nei loro comunicati denunciando anche come “l’Italia continua a erogare sussidi ai combustibili fossili”.
PER LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE ATA E DOCENTE PRECARIO IL 26 MARZO SCIOPERIAMO PER UN NETTO CAMBIO DI ROTTA NELLE POLITICHE SCOLASTICHE
Il precariato del personale docente e ATA ha raggiunto dimensioni insostenibili e la pandemia ne ha messo ulteriormente in luce l’assurdità e l’ingiustizia.