martedì, Ottobre 7, 2025

Il CESP organizza per il 10 ottobre in 25 città un Convegno sulle Nuove Indicazioni nazionali

Il 10 ottobre, con inizio alle 9, si terrà il Convegno Nuove Indicazioni nazionali. Un conflitto dalle grandi implicazioni ideali, culturali e politiche” che vuole essere un’occasione importante per riflettere sulle Nuove Indicazioni Nazionali e sulle loro implicazioni non solo didattiche, ma anche culturali e politiche, per ogni disciplina e in particolare per l’insegnamento della Storia. Viste le autorevoli analisi degli esperti del settore che hanno ravvisato forti criticità nelle procedure costitutive dello statuto epistemico, sono state invitate a partecipare attivamente a questo confronto, le Scuole di ogni ordine e grado, perché riteniamo importante far emergere approcci plurali che aprano spazi per una didattica realmente  inclusiva. Non a caso sono diversi i Dirigenti che hanno confermato la propria presenza, perché i cambiamenti relativi ai contenuti di alcune discipline, tra cui la Storia, pongono difficoltà non da poco, relativamente alla visione italocentrica, eurocentrica e, più in generale, occidentalocentrica che emerge dal testo delle Nuove Indicazioni.

In particolare, forte interesse per il Convegno stanno dimostrando i CPIA e l’Istruzione Adulti in generale, vista la rilevante presenza di studenti stranieri cui si rivolge l’offerta formativa, i quali non solo si sono iscritti al Convegno, ma si sono resi disponibili, dalle 12.30 in poi,  a rimanere in collegamento con gli altri CPIA, per fare il punto della  situazione sull’Istruzione degli Adulti (dentro e fuori dal carcere).Proprio a questo mira l’impianto innovativo del Convegno che si svolgerà in presenza, contemporaneamente, in ognuna delle città/province indicate. Hanno aderito all’iniziativa e interverranno nel Convegno docenti, dirigenti scolastici ed esperti di 25 città: Roma, Alessandria, Caserta, Chieti, Firenze/Prato, Frosinone, Genova, Grosseto, Latina, Livorno, Napoli, Pavia, Pescara, Pisa, Pistoia,  Potenza, Reggio Calabria, Salerno,  Siena, Spoleto, Torino, Trieste/Gorizia, Verona. Il Convegno, a cui sono già iscritte 350 persone, si svolgerà, in presenza, in ognuna delle città/province indicate che saranno contemporaneamente collegate online con la Sala Convegni CESP nella sede Nazionale di Roma (V.le Manzoni 55). Il convegno sarà aperto  dai saluti e presentazione del convegno da parte della Presidente del CESP,  Anna Grazia Stammati, cui faranno seguito le relazioni introduttive di Bruna Sferra- CESP Roma, Elena Musci- Docente di Didattica della Storia- Università della Basilicata Simona D’Alessio Dirigente Scolastica Istituto Comprensivo “Octavia” ROMA.

Faranno seguito gli interventi di Giovanni Bruno (CESP- Pisa), Giorgio Flamini (Rete delle scuole ristrette-Spoleto-PG), Alessandra Gaviano/Patrizia Lazzari (Rete delle scuole ristrette-Grosseto-Genova), Massimo Montella (CESP- Napoli), Gemma Reggimenti  (CESP- Pescara/Chieti), Silvana Vacirca (CESP- Firenze), Davide Zotti (CESP- Trieste/Gorizia). Alle 12.30 il collegamento nazionale online sarà chiuso , ma la discussione continuerà  in presenza nelle diverse sedi. I Dirigenti e i Docenti dei CPIA e dell’Istruzione degli Adulti, dalle 12.30 in poi rimarranno in collegamento tra di loro per fare il punto della  situazione ed entrare nel merito di  due specifici ambiti: – i CPIA e l’Istruzione adulti nei dieci anni dall’istituzione della Nuova istruzione degli adulti ( con interventi dei Dirigenti del CPIA 4 di Torino, prof.ssa Elena Gobbi, del CPIA 1 di Potenza, prof.ssa Giovanna Sardone, del CPIA 2 di Novi Ligure, con la vicepreside prof.ssa Alessandra Ferrari); – problematiche dell’istruzione in carcere (con interventi dei Dirigenti del CPIA1 di Pavia , prof. Daniele Bonomi e del Dirigente del CPIA 1 Stretto-Ionio di Reggio Calabria, prof. Gaetano Marciano). Alle ore 14.00 è previsto il termine dei lavori.

·         Il Convegno si inserisce nel contesto delle iniziative di mobilitazione contro le Nuove Indicazioni nazionali previste per il 18 ottobre (a Roma, sit in davanti al MIM dalle ore 11) organizzate dal Tavolo interassociativo per la scuola democratica, un Tavolo nazionale, ma articolato su più  territori, che ha coinvolto il mondo dell’associazionismo (circa trenta le associazioni che hanno aderito) e vuole essere un’occasione per mobilitare le scuole, contro il rischio di un ritorno a modelli educativi individualistici e nazionalisti, la riduzione della complessità scientifica in favore di un approccio (soprattutto in Storia), che punta sull’identità nazionale e sul talento individuale, a discapito di una visione comunitaria e inclusiva, sulla centralità del docente come “Maestro”, in una visione tradizionale che lo vuole mero diffusore di contenuti a  bambini e ragazzi che sono visti quali soggetti passivi, da “riempire” di sapere, e non portatori attivi di conoscenze e competenze. 

Anna Grazia Stammati  presidente CESP  e Bruna Sferra CESP Roma

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