Le piattaforme in uso nelle segreterie scolastiche sono numerose e non interconnesse tra di loro. Le informazioni e i dati -relativi ai dipendenti delle istituzioni scolastiche – costringono spesso il personale amministrativo a un lavoro ripetitivo di inserimento e registrazione degli stessi dati tra piattaforme diverse e/o nodi specifici delle medesime piattaforme. Basti pensare che le assenze, da registrare obbligatoriamente al Sidi, se soggette a decurtazione e solo per il personale a tempo indeterminato devono essere inviate A MEZZO PEC, con relativa documentazione giustificativa allegata, alle competenti Ragionerie; in caso di personale con contratto a tempo determinato la pratica si chiude con la registrazione. Tuttavia occorre poi reinserire le assenze per malattia in altro nodo, sempre raggiungibile dal SIDI, per operare la decurtazione ai sensi del DL 150/2009 (c.d.decreto brunetta). Ma non finisce qui, perché le medesime assenze devono essere riportate pari pari nell’ennesimo nodo per le rilevazioni mensili. Di queste poi, bisogna estrapolare le assenze fruite da coloro che beneficiano dei permessi della Legge 104 per inserirle nella piattaforma PERLA PA, una banca dati del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Anche le assenze per sciopero seguono lo stessa trafila…senza contare che ogni istituzione scolastica, di prassi, acquista software per la gestione del personale in cui inserire , nuovamente, tutti i dati. Infatti le pratiche di Ricostruzione di carriera gestite tramite SIDI, per l’apertura e il calcolo corretto della progressione, prevedono l’inserimento -ovviamente in un altro ennesimo nodo- di tutti i servizi preruolo e ruolo del dipendente, ma l’inoltro alle competenti Ragionerie per il controllo amministrativo contabile prevede , tra gli allegati, un certificato di servizio completo : quello stampabile direttamente dalla piattaforma spesso non è accettato dalle Ragionerie , pertanto bisogna ricopiare tutti i servizi e le assenze registrate al SIDI nel programma gestionale scelto dalla scuola. Poi , ovviamente, c’è da comunicare il servizio alla piattaforma CO CAMPANIA, una piattaforma della Regione Campania dove inserire i dati relativi alle assunzioni, proroghe/ trasformazioni dei contratti di lavoro e cessazione del rapporto di lavoro, quindi di nuovo anagrafiche e servizi. Lo stesso lavoro va fatto per i pensionandi sulla piattaforma Passweb, di cui già tanto si è scritto, che richiede l’inserimento per ogni dipendente delle medesime informazioni.
L’ingresso della piattaforma passweb ha enormemente contribuito ad aggravare il lavoro dell’amministrazione contribuendo non poco a mettere confusione tra le competenze della scuola e quelle dell’Inps circa la gestione delle pratiche pensionistiche. Basti pensare che molti docenti che ad un controllo della propria posizione assicurativa rilevano errori o assenza su periodi lavorati, interpellato l’Inps per richiedere la variazione/correzione della propria posizione , sono stati rinviati alla segreteria scolastica di titolarità per la correzione. Ora c’è da sottolineare che l’Inps rimane unico ente titolato ad operare in tal senso in quanto la scuola deve certificare i periodi lavorati dei dipendenti , consultando gli atti d’ufficio ( certificati, contratti, decreti). Se tali periodi non sono stati coperti da contribuzione e quindi non sono riconoscibili ai fini pensionistici e/o del computo del tfs/tfr è un controllo di esclusiva competenza dell’Inps su richiesta del diretto interessato, che previa esibizione di documenti atti a “provare” il versamento di quanto dovuto o, al contrario,accertato il mancato versamento fa richiesta di riscatto oneroso all’ente per il riconoscimento.
Insomma è un continuo trascrivere e ricopiare , che oltre a richiedere tempi di lavorazione lunghi ed azioni ripetitive, continui aggiornamenti, registrazioni e accreditamenti , mette a dura prova la gestione degli uffici, i cui organici si sono progressivamente ridotti negli anni; diventa veramente impossibile tenere testa a questa organizzazione farriginosa e caotica, tenuto conto che contemporaneamente a tali pratiche, bisogna “sbrigare” il quotidiano fatto di comunicazioni e riscontri a richieste di altre scuole , di altre amministrazioni, del personale in servizio. Una ipotetica soluzione potrebbe essere quella di creare un’ unica piattaforma di interscambio tra i vari enti di gestione del personale in cui ciascuno inserisca una sola e unica volta tutte le informazioni , e da cui poter attingere , ciascuno per le proprie competenze al disbrigo delle pratiche.
Anna Maria Martire Esecutivo provinciale di Napoli