mercoledì, Novembre 19, 2025

I COBAS: non sostituendo i collaboratori scolastici assenti si mette a rischio sicurezza e diritto allo studio

Ci sono pervenute numerose segnalazioni da parte di collaboratori scolastici di diverse istituzioni scolastiche. Tutte denunciano una criticità sempre più diffusa: la mancata sostituzione, attraverso supplenze brevi, dei colleghi assenti per malattia, permessi o altri legittimi motivi. Si tratta di una prassi che, purtroppo, non si limita più alle assenze di un solo giorno, per le quali già in passato le scuole tendevano a non procedere con la nomina di supplenti, ma si protrae anche per periodi più lunghi, talvolta di diverse settimane. Una situazione che mette in seria difficoltà l’intero sistema di funzionamento delle scuole, con ripercussioni dirette sulla sicurezza, sull’igiene e sulla sorveglianza quotidiana degli alunni.

L’organico attualmente assegnato alle istituzioni scolastiche per il profilo dei collaboratori scolastici risulta assolutamente insufficiente a garantire, in modo continuativo, i livelli minimi di sorveglianza e sicurezza richiesti dalla normativa. Le scuole si trovano costrette a redistribuire il personale presente, riducendo o eliminando temporaneamente servizi fondamentali come la sorveglianza, la pulizia e l’igiene dei locali scolastici, l’assistenza agli alunni con disabilità. A ciò si aggiungono le fisiologiche assenze per malattia o altre. Come tutti i lavoratori, anche i collaboratori scolastici usufruiscono, con pieno diritto, delle tutele previste dalla legge, inclusi i permessi garantiti dalla L. 104/1992 per l’assistenza a familiari con disabilità grave. A questi si somma il personale con mansioni ridotte per motivi di salute, che non può essere impiegato in tutte le attività ordinarie di servizio. Il risultato è un quadro complesso in cui il carico di lavoro grava su un numero sempre più ristretto di persone, costrette spesso a coprire più plessi scolastici.

Occorre ricordare che il divieto di sostituzione del personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico è stato superato dalla nota MIUR n. 2116 del 30 settembre 2025. Tale disposizione consente ai dirigenti scolastici di derogare al divieto e di stipulare contratti di supplenza breve esaltuaria, fin dal primo giorno di assenza del personale. Pertanto, è prioritario garantire l’incolumità e la sicurezza degli alunni, assicurando la necessaria assistenza a quelli diversamente abili e preservando il corretto funzionamento del servizio scolastico. La nota, infatti, specifica che in caso di mancata sostituzione si verrebbero a creare “necessità obiettive non procrastinabili, improrogabili e non diversamente rimediabili”, tali da rendere impossibile garantire le condizioni minime di sicurezza e da compromettere, in modo determinante, il diritto allo studio costituzionalmente garantito.

Nonostante la chiarezza delle indicazioni ministeriali, molti dirigenti scolastici continuano a negare la possibilità di nominare supplenti nei primi 7 giorni di assenza dei collaboratori scolastici, richiamando il presunto rischio di un “danno erariale” per lo Stato. Questa giustificazione, divenuta ormai una sorta di “formula magica” ripetuta automaticamente, viene utilizzata per giustificare scelte organizzative per scaricare sui lavoratori la carenza di risorse. In realtà, la citata nota n. 2116 chiarisce inequivocabilmente che non sussiste alcun danno erariale qualora la supplenza venga disposta per garantire la sicurezza e l’incolumità degli alunni, la pulizia degli ambienti e la regolare erogazione del servizio. Anzi, il mancato intervento potrebbe configurare una responsabilità per omissione, in quanto la scuola non avrebbe assicurato il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’assistenza agli alunni con disabilità.

Le scuole non possono funzionare regolarmente senza la piena operatività dei collaboratori scolastici. I collaboratori scolastici sono fondamentali nella vita quotidiana degli istituti in quanto garantiscono l’apertura e la chiusura dei locali, la pulizia e l’igiene degli ambienti, la sorveglianza durante l’ingresso, la ricreazione, l’uscita e l’assistenza agli alunni con disabilità. Pensare di poter “risparmiare” su queste figure significa ignorare la funzione che esse svolgono all’interno della comunità scolastica. Alla luce di quanto sopra, invitiamo i dirigenti scolastici a procedere alla sostituzione dei collaboratori scolastici assenti fin dal primo giorno, nel pieno rispetto delle norme e nell’interesse primario degli alunni e dei lavoratori. È necessario che ogni decisione organizzativa sia orientata non al mero contenimento della spesa, ma alla tutela dell’incolumità, della sicurezza e dell’inclusione. La scuola non può essere considerata un luogo in cui si fanno economie. Il presunto risparmio di bilancio non può mai prevalere sul diritto allo studio e sull’inclusione scolastica, valori fondamentali sanciti dalla Costituzione e ribaditi più volte dalla Corte Costituzionale.

È tempo che le istituzioni scolastiche e l’amministrazione centrale riconoscano in modo concreto il ruolo imprescindibile dei collaboratori scolastici nel garantire la qualità e la sicurezza della Scuola. La loro presenza quotidiana è la prima garanzia di funzionamento della scuola pubblica. Chiediamo, quindi, che si ponga fine a prassi amministrative distorte e che si applichino correttamente le disposizioni vigenti, assicurando sostituzioni tempestive e adeguate. Solo così  una scuola può definirsi davvero inclusiva, sicura e rispettosa dei diritti di tutti i  lavoratori/trici e alunni/e.

Domenico Montuori   Esecutivo Nazionale COBAS Scuola

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