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La Confederazione Cobas contro lo sgombero del Distretto 42
Non si sono ancora spenti gli echi del tragico assassinio di ZakirHossain, il lavoratore bengalese barbaramente aggredito e ucciso in Corso Italia una settimana fa, che le forze dell’ordine al servizio dei poteri forti cittadini e nazionali sono all’opera per “normalizzare” un’esperienza di liberazione di spazi e di socialità nel centro della nostra città, quella del Distretto 42 restituito alla collettività dal Municipio dei beni Comuni.
PER UN CONTROSEMESTRE POPOLARE
Il governo Renzi si prepara al semestre italiano nell'Unione Europea con un piano liberista e autoritario che colpisce a fondo la Costituzione. Ce lo chiede l'Europa, dice questo governo come i suoi predecessori. Così abbiamo avuto l'età pensionabile più alta d'Europa e una serie continua di leggi per estendere il precariato, ultima il Jobs Act.
GIANNINI – POLETTI – RENZI : I COBAS IN PIAZZA A LUCCA PER DIRE NO ALLA TRIADE DEL NEOLIBERISMO!
Il Governo Renzi finora si è caratterizzato come il governo degli annunci tesi a conquistare il consenso personale per il Grande Imbonitore: ogni volta viene fissata una scadenza “urgente”, che poi viene continuamente spostata in là. L’unica certezza è il decreto legge sull’ulteriore precarizzazione del lavoro: contratti a termine “acausali” (senza motivazione) anche per 3 anni per evitare il rischio che i giudici li dichiarassero illegittimi;
NO AL NUMERO CHIUSO ALL’UNIVERSITA’, NO ALL’INVALSI, BASTA CON I QUIZ CHE DECIDONO IL FUTURO DEGLI STUDENTI!
L'introduzione del numero chiuso per l'accesso alle Università nel 1999 ha rappresentato un forte arretramento rispetto alle conquiste dei movimenti studenteschi che esattamente 30 anni prima avevano ottenuto la liberalizzazione dell'accesso, prima riservato solamente a coloro che provenissero da studi liceali ben connotati socialmente.
Quota 96 in presidio permanente "Prigionieri del Governo Renzi"
8 e 10 Aprile dalle ore 14.00 a Roma, piazza Montecitorio
LE SCUOLE NON SONO CASERME, NO ALLA POLIZIA A SCUOLA. I COBAS A FIANCO DI FRANCO COPPOLI
Un dirigente scolastico avvia un procedimento disciplinare contro Franco Coppoli, un docente dell’Istituto per Geometri di Terni che la settimana scorsa ha impedito l’irruzione in classe a una squadra di poliziotti con cane antidroga che pretendevano di interrompere le lezioni e controllare gli studenti e l’aula come se si trattasse del Bronx. L’insegnante, dopo aver accertato che non ci fosse alcun mandato della magistratura, alla notizia che la polizia era stata “autorizzata” dal dirigente scolastico ha espresso la sua totale opposizione all’interruzione dell’attività didattica annunciando agli agenti che -in caso di violazione dell’aula e della lezione- li avrebbe denunciati per interruzione di pubblico servizio ed è riuscito ad ottenerne l’allontanamento dalla classe in nome della libertà di insegnamento.
Dibattito a Napoli giovedì 3 aprile col Cobas Imprese
LA TUTELA DEL LAVORO
E’ UN DIRITTO PER
TUTTI?
I Precari delle scuole primarie e dell’infanzia di III Fascia e i docenti di Quota 96 si ritrovano al MIUR.Pienamente riuscito il sit-in del 27 marzo
Il presidio permanente a Montecitorio "prigionieri del governo Renzi" di Quota 96 Cobas , insieme ai Comitati Quota96 ha ottenuto un primo risultato: l’approvazione da parte delle Commissioni Bilancio e Lavoro della risoluzione a favore dei Quota96.
Il 27 marzo a Roma manifestazione a Via Veneto (fino all'altezza di Via Molise, a 100 metri da Ambasciata USA) alle ore 16 alle ore 16
Per dire ad Obama NO ALLA GUERRA, AL TTIP, ALLE BASI MILITARI, AL MUOS
Il 27 marzo Barack Obama sarà a Roma. In quanto rappresentante della massima potenza militare e politica del mondo, per lui intere zone della città verranno sequestrate per ore, in particolare intorno al Vaticano, al Colosseo, al Quirinale e a Palazzo Chigi. Noi dirigeremo dunque la nostra protesta verso il luogo più simbolico della potenza statunitense: l’Ambasciata Usa.
Anche il governo Renzi vuole negare il diritto alla pensione a 4000 docenti ed Ata
25 e 26 marzo (ore 14-18) manifestazione a Montecitorio
27 marzo (ore 12-14) sit-in al MIUR insieme ai precari della scuola infanzia e primaria
Per i lavoratori della scuola nati nel 1951 e 1952, che avrebbero raggiunto Quota96 entro dicembre 2012 (61 anni di età e 35 di contributi oppure 60 anni di età e 36 di contributi) si allontana di nuovo il sacrosanto diritto – riconosciuto da tutti i partiti in Parlamento, dopo essere stato brutalmente negato dalla “riforma Fornero” - ad andare in pensione. Il governo ha dato parere negativo alla copertura individuata in Commissione, mostrando, malgrado le chiacchiere di Renzi sulla centralità della scuola, un particolare accanimento nei confronti di docenti ed Ata, prigionieri dell’arbitrio di Monti, Fornero e ora di Renzi.