2010

New article

Consiglio di Stato

IL 15 OTTOBRE SCIOPERIAMO ANCHE PER LA IMMEDIATA RESTITUZIONE DI ORARI E ORGANICI COMPLETI, CON IL RIENTRO DEI PRECARI NELLA SCUOLA

Il Consiglio di Stato ha respinto oggi l’appello presentato dal MIUR contro il provvedimento del TAR del Lazio che, pronunciandosi su un ricorso dello Snals, aveva dichiarato illegittimo il brutale taglio di ore di lezione che, nel quadro della catastrofica “riforma Gelmini”, il governo aveva operato nelle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e nelle seconde e terze dei professionali.

IL GOVERNO HA BLOCCATO SCATTI DI ANZIANITA’ E CONTRATTO IL 15 OTTOBRE BLOCCHIAMO LE SCUOLE

Blocco

Quando nelle settimane scorse rivolgemmo un appello alle strutture organizzate e ai sindacati che si erano dichiarati contrari ai tagli, all’espulsione dei precari e al blocco di scatti di anzianità e contratti, affinchè si giungesse ad uno sciopero generale comune contro la scuola-miseria, non pensavamo che fosse facile arrivarci. Ma non ci aspettavamo che i sindacati “rappresentativi”, che pure si presentano divisi e litigiosi tra loro, si ritrovassero invece uniti nel cercare di depotenziare lo sciopero da noi convocato, in assenza di loro risposte, per il 15 ottobre.

VENERDI' 15 LA SCUOLA SCIOPERA E MANIFESTA IN 14 CITTA'

Precari scuola

DOCENTI, ATA, STUDENTI, GENITORI, OPERAI E LAVORATORI DI ALTRE CATEGORIE INSIEME IN PIAZZA PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA

Dopo l’8 ottobre con decine di migliaia di studenti in piazza, venerdi 15 saranno docenti ed Ata a manifestare in 14 città, nel quadro dello sciopero della scuola convocato dai COBAS per l’intera giornata contro i tagli di orario, materie e posti di lavoro, per esigere dal governo l’assunzione stabile dei precari, investimenti almeno ai livelli medi europei, il recupero integrale degli scatti di anzianità e dei contratti per docenti ed Ata, la restituzione del diritto di assemblea. In piazza per battere la scuola-miseria accanto a docenti ed Ata ci saranno, nelle tredici manifestazioni, studenti medi e universitari, operai delle fabbriche metalmeccaniche, a partire dalla FIAT, e chimiche e lavoratori del Pubblico impiego, che considerano l’istruzione pubblica un cruciale bene comune; nonchè quei Comitati e Coordinamenti dei precari e dei genitori che si oppongono alla scuola-miseria di Gelmini e Tremonti ma che non dimenticano il ruolo svolto, nell’impoverimento della scuola, da quei partiti di centrosinistra che furono in posizione dominante nei governi Prodi.

L'Italia dei Valori sostiene lo sciopero generale della scuola indetto dai Cobas e le manifestazioni del 15 ottobre

 

L'Italia dei Valori condivide le ragioni dello sciopero generale della scuola indetto dai Cobas e delle manifestazioni che si terranno in 13 città il prossimo 15 ottobre, perchè sin dall'inizio ha denunciato il vero obiettivo della riforma Gelmini, ovvero l'attacco al sistema dell'istruzione pubblica, ed ha sostenuto tutte le battaglie dei lavoratori e delle altre organizzazioni sindacali dentro e fuori le aule parlamentari.
Il taglio di 140.000 posti nel triennio, tra docenti e precari Ata, ha prodotto un unico risultato davvero "epocale": il più grande licenziamento di massa che il pubblico impiego abbia mai conosciuto nel nostro paese, mentre il teorema Tremonti-Gelmini sulla necessità di premiare il merito e ridurre i costi è stato smentito dall'Ocse che poco più di un mese fa ha relegato l'Italia agli ultimi posti per investimenti pubblicidestinati all'istruzione.

Ferrero (Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra): condividiamo gli obiettivi dello sciopero proclamato dai Cobas Scuola per il 15

CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DELLA GELMINI.

Rifondazione Comunista condivide gli obiettivi dello sciopero della scuola indetto dai Cobas per il 15 ottobre. La riforma Gelmini vuole distruggere e dequalificare la scuola pubblica ed è quindi necessario costruire un grande movimento di lotta unitario che riesca a sconfiggere questo disegno. L’attacco alla scuola pubblica, il più grande licenziamento di massa della storia attuato attraverso l’allontanamento dei precari, è l’altra faccia della medaglia della precarizzazione del lavoro e della distruzione di ogni diritto.

CONTRO LA SCUOLA DEI TAGLI E DELLA PRECARIETA' PER IL DIRITTO DI TUTTI/E AD UNA SCUOLA PUBBLICA STATALE DI QUALITA' 15 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA

I docenti e ata precari che si sono mobilitati negli ultimi anni, per la
difesa del posto di lavoro contro i licenziamenti di massa, a partire
dai territori hanno rilanciato nel Paese la lotta per la difesa della
Scuola pubblica e per il diritto all'istruzione.

SCIOPERO AL 30% E CENTOMILA IN PIAZZA

DOCENTI, ATA, STUDENTI, GENITORI E LAVORATORI DI ALTRE CATEGORIE MANIFESTANO IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA, BENE COMUNE

Davvero una giornata importante nella lotta per difendere quel bene comune cruciale che è la scuola pubblica di tutti/e e per tutti/e. Dai dati delle principali città risulta che il 30% dei lavoratori/trici hanno scioperato, fatto di grande rilievo visto che il nostro appello alle strutture sindacali per uno sciopero comune non è stato purtroppo accolto e che la responsabilità dell’iniziativa è gravata solo sulle nostre spalle. E almeno centomila manifestanti – docenti, Ata, studenti, genitori, operai e lavoratori/trici di altre categorie – sono scesi in piazza nelle manifestazioni regionali indette dai COBAS, con delle punte particolarmente alte a Torino (circa 20 mila), Roma (15 mila), Napoli (15 mila), Palermo e Cagliari (entrambe 7 mila), Pisa (6 mila).

Il 15 ottobre a Palermo

La manifestazione di Palermo