2010
SI RAFFORZA E SI ESTENDE LA MOBILITAZIONE DEI PRECARI DELLA SCUOLA
CONTRO LE ESPULSIONI DI MASSA E LA SCUOLA-MISERIA
LE INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA
NAPOLI
Giovedì 3 settembre è iniziato il presidio all’Ufficio Scolastico Regionale di Napoli che ha visto una massiccia partecipazione di docenti ed Ata precari oltre che un significativo interesse della carta stampata e della televisione. Il successo del presidio ha oltrepassato ogni previsione rilanciando anche da Napoli la protesta che nel mondo della scuola, precaria e non solo, sta crescendo in consapevolezza e organizzazione. Gli incontri fra le delegazioni di Napoli e Salerno, resesi portavoce anche dei precari in lotta di Caserta, Benevento e Avellino, con la Direzione Regionale, hanno confermato quanto sia drammatica la situazione della scuola e dei suoi lavoratori/trici.
Lunedì 6 settembre il presidio riprenderà alle ore 9.00, sempre davanti all’Ufficio Scolastico Regionale, in via Ponte della Maddalena, 55 – Napoli.
Alle ore 10.30 Assemblea cittadina aperta a genitori e studenti che stanno sostenendo il presidio.
Lunedì 13 e martedì 14 settembre il presidio si sposta da via Ponte della Maddalena (Ufficio scolastico provinciale) a Piazza del Gesù (Napoli), per volantinare e preparare la giornata del 15 in difesa della scuola pubblica. |
Mercoledì 15 settembre, dalle 8.30 fino alla sera, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, i precari incontreranno genitori e studenti in Piazza del Gesù Nuovo per discutere l’andamento del prossimo anno scolastico, e costruire in maniera partecipata la prossima manifestazione regionale in favore della scuola pubblica intorno ai seguenti temi:
- Rispetto degli art. 1 – 33 – 34 della Costituzione
- Ritiro dei tagli degli organici e dei finanziamenti previsti dalla finanziaria
- No al Salvaprecari e all’elemosina dei contratti e progetti regionali
- No ai tagli dei quadri orari nelle superiori
- No al superamento del tetto dei 25 alunni per classe
- Tutela degli alunni diversamente abili
- Si all’impegno dello Stato a pagare i suoi debiti verso le scuole
- Si al ripristino del modulo nella scuola del Primo ciclo
- Si alla cancellazione dei finanziamenti alle scuole private
- Si alla messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici
Cobas Scuola Napoli
CPS Coordinamento precari scuola Napoli
“Bidelli precari”
Ata Precari
Per la serata musicale del 15 settembre 2010 in Piazza del Gesù hanno dato la propria disponibilità i seguenti gruppi musicali:
TARANTA CILENTO
I FLEGREI
MACCHIA MEDITERRANEA
GLI ECHI FLEGREI
C A S E R T A
Riporto l’appello del comitato insegnanti precari di Caserta, che convoca il funerale della scuola pubblica per mercoledì 15, saranno presenti i COBAS-scuola.
Cari amici sindacalisti,
il 15 settembre alle ore 10,00 a Caserta in via Ceccano, si celebrerà il funerale della scuola casertana, ma dalla morte nasce sempre qualcosa di positivo e noi lavoratori della scuola, abbiamo deciso di iniziare in questo modo l'anno scolastico. Non è una resa, ma solo l'inizio di una nuova consapevolezza, quella di avere forza e voglia di lottare. Siete invitati a partecipare e a passare parola. Vi invio anche l'appello che abbiamo rivolto a Saviano, dal quae traspare tutta il nostro dolore, la nostra rabbia, ma anche tutto il nostro essere combattivi, il nostro non lasciare cadere l'argomento scuola e precariato a Caserta. Il nostro è un invito ufficiale, che in caso di adesione si andrà a sommare a tutti quelli che già hanno aderito. IL vostro nome apparirà tra i partecipanti. In attesa di una vostra adesione si porgono i più cordiali saluti.
Caterina Russo
insegnanti precari Caserta
SALERNO
Presidio permanente all'Ufficio Scolastico Provinciale dal 25 agosto.
Dall’1 settembre Graziella Ventrone ha iniziato lo sciopero della fame
14 settembre Manifestazione con consegna delle tessere elettorali a Napolitano.
MANIFESTAZIONE PROVINCIALE
GIOVEDI’ 16 SETTEMBRE ORE 17,00
SALERNO – piazza FERROVIA
Per la Scuola pubblica e i Beni Comuni
Contro
la precarietà e la disoccupazione
lo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente
le privatizzazioni dei servizi pubblici
I precari della Scuola in lotta contro lo smantellamento della Scuola pubblica e il licenziamento di massa di docenti e Ata, insieme ad ampi settori della società stanno duramente pagando la crisi economica in atto.
In Italia, come negli altri paesi europei, i debiti e le passività delle banche e del mondo finanziario sono stati accollati alle popolazioni progressivamente impoverite e private dei diritti fondamentali. Il governo italiano, in particolare, sotto la guida dell’asse Tremonti-Bossi sta prelevando soprattutto dai fondi delle regioni meridionali; la Campania, a partire dai tagli alla Scuola, risulta la prima della lista.
Solo una forte e composita opposizione sociale può fermare il saccheggio materiale e culturale dei nostri territori e licenziare questa classe politica incapace, avida e corrotta.
L’appello/invito alla mobilitazione è rivolto a tutte le realtà in lotta, ai movimenti che dal basso si stanno impegnando nella difesa dell’ambiente e contro le privatizzazioni, alle singole persone, a chi vuole dare il proprio sostegno per cambiare il terrificante presente e ridare il futuro alle prossime generazioni.
Comitato insegnanti e ata precari Salerno
Cobas Scuola Salerno
BENEVENTO
26 agosto Assemblea dei Comitati precari campani
APPUNTAMENTI di LOTTA dei PRECARI della SCUOLA
PALERMO 8 settembre corteo cittadino dall'USP all'USP
L'AQUILA 8 settembre ore 10-13 Presidio cittadino all'ITI di V.Acquasanta
VENEZIA 9 settembre Assemblea provinciale Precari al Centro civico di V.Sernaglia- Mestre
NAPOLI Presidio permanente all'USR - V.Ponte della Maddalena. Lunedì 13 e martedì 14 settembre presidio a Piazza del Gesù in preparazione della giornata del 15.
Mercoledì 15 settembre, dalle 8.30 fino alla sera, i precari incontreranno genitori e studenti in Piazza del Gesù Nuovo
CASERTA Il comitato insegnanti precari di Caserta convoca il funerale della scuolapubblica per mercoledì 15, alle ore 10,00 a Caserta in via Ceccano saranno presenti i COBAS-scuola.
SALERNO Presidio permanente all'USP - 14 settembre manifestazione cittadina con consegna a Napolitano delle tessere elettorali
LE FAVOLE DI GELMINI E LA LOTTA CONTRO LA SCUOLA-MISERIA
Le iniziative agli USP e USR, a Roma il 13 settembre (ore 15.30) sit-in al MIUR
Sulla scia del suo mentore Berlusconi, la ministra Gelmini ha sciorinato oggi le ultime favolette sul tema-scuola, affermando che ora le cose vanno male per i precari ma nei prossimi 6-7 anni ben 220 mila di loro verranno assunti. Forse dimenticando che il suo predecessore Fioroni aveva usato la stessa tattica, promettendo posti per il futuro mentre nel presente licenziava in massa, Gelmini ha drammaticamente (visti quanti perderanno il lavoro) ripreso l’ironico cartello in voga nel passato in tanti negozi “Oggi non si fa credito, domani si”. Lungi dall’apprezzare la favola, i precari intensificheranno la lotta e da lunedi 13, alla ripresa delle lezioni nella grande maggioranza degli istituti, ad essi si aggiungeranno docenti ed ATA “stabili”, che già a giugno, scioperando in massa durante gli scrutini, avevano mostrato la loro opposizione alla scuola-miseria e al blocco degli scatti di anzianità (la cui cancellazione, e questa non è una favola, Gelmini ha oggi confermato) e dei contratti, che deruba in media di 40 mila euro, nell’intera carriera, un lavoratore/trice della scuola.
INIZIANO LE LEZIONI ALL’INSEGNA DELLA LOTTA CONTRO LA SCUOLA-MISERIA
Il 13 settembre proteste agli USP e USR, a Roma (ore 15.30) sit-in al MIUR
Anno dopo anno avanzano il degrado e l’immiserimento della scuola pubblica che lunedi riaprirà le attività di insegnamento nella grande maggioranza degli istituti. Pochi giorni fa l’OCSE (l’organizzazione dei paesi più sviluppati) ha confermato che l’Italia è il fanalino di coda per l’investimento nell’istruzione: mentre nella media tra quelli europei si spende 13.3 euro su 100 di spesa pubblica globale, in Italia non si arriva neanche a 9. Ma non è stato sempre così: alla fine degli anni’70 (gli anni tanto demonizzati) la spesa italiana era nella media (13.4 su 100); poi, a partire dalla metà degli anni ’80, la scuola ha visto continuamente ridursi gli investimenti, venendo considerata dalla politica istituzionale di destra o di “sinistra” una spesa improduttiva, da tagliare in continuazione.
APPELLO AL POPOLO DELLA SCUOLA PUBBLICA, A DOCENTI ED ATA, PRECARI E STABILI, STUDENTI, GENITORI E CITTADINI/E, ALLE STRUTTURE ORGANIZZATE
PER UNA LOTTA COMUNE E UNO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA SCUOLA-MISERIA
COLLEGHIAMO LE LOTTE DELLA SCUOLA E DEI METALMECCANICI
Anno dopo anno avanzano il degrado e l’immiserimento della scuola pubblica. Pochi giorni fa l’OCSE (l’organizzazione economica dei paesi più “sviluppati” e “ricchi”) ha confermato che l’Italia è il fanalino di coda, tra tali paesi, per l’investimento nell’istruzione: mentre nella media di quelli europei, ad esempio, si spende 13.3 euro su 100 di spesa pubblica globale, in Italia non si arriva neanche a 9. Ma non è stato sempre così: alla fine degli anni’70 (gli anni tanto demonizzati) la spesa italiana era nella media (13.4 su 100); poi, a partire dalla metà degli anni ’80, la scuola ha visto continuamente ridursi gli investimenti, venendo considerata dalla politica istituzionale di destra o di “sinistra” una spesa improduttiva, da tagliare in continuazione.
I LAVORATORI DELLA SCUOLA INVADONO LO STRETTO
Un corteo incontenibile di diverse migliaia di lavoratori precari e “stabili”, genitori e studenti, provenienti da tutte le province siciliane insieme a delegazioni di Campania, Puglia, Calabria e Basilicata, ha percorso le strade di Messina in difesa del lavoro e della Scuola pubblica, che in Sicilia ha perso in due anni 12.500 posti con un effetto devastante: espulsione definitiva di docenti e Ata precari, costituzione di classi sovraffollate in spregio alla normativa sulla sicurezza, drastica riduzione delle ore di sostegno per i disabili, sparizione di insegnamenti professionalizzanti con conseguente riduzione delle ore di lezione nelle scuole superiori, riduzioni delle risorse per il funzionamento delle scuole e, ancora, con l’ultima manovra di Tremonti, con il blocco dei contratti, un furto di circa 6.000 euro per ogni lavoratore solo nel primo triennio e di circa 40.000 a fine carriera.
L''obiettivo era fare di questa giornata un evento simbolo della lotta contro la distruzione della Scuola pubblica e così è stato.
Il tentativo di confinare la protesta dentro il perimetro di piazza Cairoli si è liquefatto rapidamente, scavalcato dalla giusta rabbia di chi vede in pericolo il diritto ad un'esistenza dignitosa. I manifestanti, non convinti del presidio di piazza, si sono subito incolonnati in corteo per raggiungere l'imbarcadero di Trenitalia. Arrivati davanti il traghetto un folto gruppo di precari ha cercato di entrare ma è stato bloccato. A quel punto il corteo è rimasto fermo per discutere su come proseguire la giornata di lotta, decidendo quindi con grande determinazione di spostarsi sui binari della stazione ferroviaria.
Dopo lo sciopero degli scrutini, docenti e Ata, ancora una volta, hanno posto all'attenzione di tutti la gravità della situazione in cui sprofonda la Scuola pubblica nel nostro Paese. Alle devastanti politiche scolastiche, condotte da tutti i Governi ormai da decenni, si aggiunge l'irresponsabile taglio di 8 miliardi di euro di Tremonti che provoca un ulteriore immiserimento della qualità dell'istruzione pubblica e l'espulsione di oltre 150.000 lavoratori che in questi anni hanno assicurato il funzionamento delle scuole.
La manifestazione di Messina ha dimostrato che il movimento è forte e può ottenere risultati. Continueremo così con le prossime mobilitazioni locali e nazionali e respingeremo ogni tentativo di reprimere le giuste rivendicazioni dei lavoratori.
per le foto: http://cobasscuolapalermo.wordpress.com/archivio-documenti/foto/12-09-10-lo-stretto-di-messina-invaso/
APPELLO PER LO SCIOPERO GENERALE
GLI STUDENTI PER IL 15 OTTOBRE: UNIRE LE LOTTE TRA STUDENTI E LAVORATORI.
Il 15 ottobre saremo in piazza con i lavoratori della scuola, le organizzazioni sindacali e di movimento per un grande sciopero ed una grande manifestazione contro le politiche del governo. Uno spirito unitario, quello dell’appello lanciato dai COBAS, che abbiamo apprezzato particolarmente, perché ha il merito, in un periodo in cui troppo spesso il centro della scena è occupato da rivendicazioni e ragionamenti di “categoria”, di rilanciare con forza una parola d’ordine di unità, tra tutti i lavoratori, gli studenti e quanti pagano i costi della crisi.
15 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA
DOCENTI ED ATA, PRECARI E STABILI, STUDENTI E GENITORI UNITI CONTRO LA SCUOLA-MISERIA
A conclusione di un ventennio in cui governi di centrodestra e centrosinistra hanno fatto a gara nel ridurre l’investimento nell’istruzione pubblica (oggi in Italia è meno del 9% della spesa complessiva mentre la media dei paesi “sviluppati” è del 13.3%), il taglio di 140 mila posti di lavoro in tre anni, con l’espulsione massiccia dei precari, operata da Tremonti-Gelmini, impone definitivamente una scuola-miseria che non garantisce più neanche l’ordinario funzionamento degli istituti e riduce drasticamente gli stipendi già miseri dei docenti ed ATA, con il blocco degli scatti di anzianità e dei contratti. Ma le lezioni sono iniziate nel segno della lotta tracciato dai precari nell’ultimo mese e da decine di migliaia di docenti ed ATA “stabili” che hanno scioperato con i COBAS durante gli scrutini di giugno e che ora mettono nuovamente in campo la loro opposizione al degrado della scuola pubblica. In tanti istituti è partita la campagna contro il collaborazionismo e le illegalità nelle scuole, con il blocco di progetti, attività aggiuntive, cattedre oltre l’orario contrattuale, accettazione in aula di alunni di altre classi, attività di coordinamento, viaggi di istruzione e visite guidate.
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