2015
Renzi si gioca le sorti del governo sul Ddl “cattiva scuola”, Imponendo la “fiducia”
Sfidando la totale ostilità del popolo della scuola e ricattando le opposizioni interne con la minaccia dello scioglimento delle Camere
Manifestazioni in tutta Italia dal 23 al 25 giugno. A Roma presidio a piazza delle Cinque lune il 23 e il 24 giugno ore 17.00
Il 25 corteo da P. Bocca della Verità ore 17.00 a Campo de’ Fiori, durante le votazioni del Ddl in Aula.
Renzi tenta di rianimare in extremis il Ddl “cattiva scuola”, ricattando il popolo della scuola e le opposizioni interne
La mobilitazione si intensifica per seppellire definitivamente il Ddl e per lo stralcio del decreto stabilizza-precari.
Manifestazioni in tutta Italia martedì 23, quando si riunirà la Commissione.
A Roma davanti al Senato (alle 17) a P.za Vidoni e Cinque lune. In piazza anche il 24 e il 25, al passaggio in Aula del Ddl.
Renzi si è arreso, ma vendicandosi meschinamente sui precari
Comunque, il ritiro del Ddl, a meno di clamorose smentite, è una grande vittoria che il popolo della scuola mette a disposizione di tutti i settori popolari: il liberismo, l’austerità, le privatizzazioni si possono battere come stiamo sconfiggendo la cattiva scuola.
La mobilitazione prosegue per ottenere un decreto per l’assunzione stabile dei precari secondo la sentenza della Corte di giustizia europea. Confermate le iniziative in tutta Italia di oggi (a Roma manifestazione al Pantheon, ore 17) e della prossima settimana tra il 23 e il 25.
Renzi, sei circondato, arrenditi! Domani in piazza per il ritiro del ddl a Roma (Pantheon, ore 17) e in tutta Italia
Il governo, dopo lo sciopero plebiscitario degli scrutini, prende altri ceffoni elettorali, non ha la maggioranza né in Commissione (dove voterà stanotte e domani) né in Aula, ma prosegue la sua distruttiva e suicida “campagna di Russia”. Renzi, sei circondato: arrenditi!
Domani, 17 giugno, proteste in tutta Italia: a Roma manifestazione al Pantheon (ore 17) per il ritiro del Ddl “cattiva scuola”
Ci dicono che Matteo Renzi, frastornato dai ripetuti schiaffoni elettorali e dal clamoroso calo di consensi, intenderebbe addirittura mettere la fiducia sul Ddl “cattiva scuola”, a costo di far saltare il governo ed andare a catastrofiche per lui e il PD elezioni politiche.
Concluso ,tranne che per l’Alto Adige, lo sciopero degli scrutini con un risultato straordinario: Oltre centocinquantamila classi bloccate
E nel 40% delle scuole “scrutini zero”
Ma il governo non prende atto della coralità della protesta, tenta di tappare i buchi con pezze impresentabili e non si rassegna a ritirare il distruttivo Ddl della “cattiva scuola”
Il 17 giugno, in occasione del voto in Commissione, proteste in tutta Italia: a Roma manifestazione al Pantheon ore 17.00.
E se il Ddl arriverà in Aula per il voto finale (forse tra il 23 e il 25) promuoveremo una mobilitazione nazionale unitaria con iniziative in ogni città.
Mentre prosegue lo sciopero plebiscitario, con blocchi tra l’80 e il 90% degli scrutini
In Liguria, Sardegna, Marche, Toscana, Umbria, Campania e Veneto, Oggi e domani si sciopera anche in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. E in tantissime scuole è uno “sciopero a scrutinio zero”
Affannosi tentativi di mediazioni a perdere all’interno del PD per salvare la cattiva scuola, evitando l’unica cosa giusta: ritiro del Ddl ed emanazione di un decreto per i precari
Il 17 giugno il voto finale in Commissione, prima del passaggio in aula. A Roma manifestazione unitaria al Pantheon ore 17.00 per la bocciatura del Ddl
La marea dello sciopero non conosce ostacoli. Anche in Puglia e Sicilia bloccati tra l’80 e il 90% di scrutini
E al 100% persino nelle scuole italiane all’estero , come ad Addis Abeba.
Oggi in campo Liguria, Sardegna, Marche, Toscana, Umbria, Campania e Veneto.
Resi noti i risultati delle elezioni CSPI: anche il voto, dopo il lampante ruolo nelle lotte contro la cattiva scuola di Renzi e i quiz,
conferma la piena rappresentatività dei COBAS. Ne prenda atto il MIUR e ci vengano restituiti i diritti sindacali
Lo sciopero degli scrutini parte in maniera trionfale in Emilia-Romagna, Molise, Lazio e Lombardia
Gli scrutini effettuati non superano il 10%. E domani entrano in campo Puglia, Sicilia e Trentino.
La maggioranza dei presidi non vuole i superpoteri, non segue le pessime direttive dell’ANP e non ostacola lo sciopero.
Tanto più che i presidi ora sanno che, se il Ddl sarà approvato, dovranno cambiare scuola ogni tre anni o al massimo ogni sei, per non divenire “corrotti”.
E intanto al Senato il Ddl viene dichiarato “anticostituzionale” in Commissione
Renzi ha finalmente sentito gli schiaffoni elettorali ricevuti dal popolo della scuola
Ma vorrebbe cavarsela con un blando make-up del Ddl al Senato
Decisivi gli scioperi degli scrutini di questa settimana: il blocco corale di essi è l’arma migliore per battere il Ddl “cattiva scuola”
Imporre il No al preside padrone e ai quiz, e l’assunzione stabile dei precari
Malgrado gli schiaffoni elettorali, Renzi vuole portare a compimento il disastroso progetto di “cattiva scuola”
Imponiamo il ritiro del Ddl con uno sciopero plebiscitario degli scrutini
No al preside-padrone, no ai quiz, sì all’assunzione stabile dei precari
Il 5 giugno manifestazioni in tutta Italia
A Roma corteo dal Colosseo ore 17.30 e “Notte bianca” a Piazza Farnese
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