A SETTEMBRE TUTTI/E A SCUOLA IN SICUREZZA

Giovedì 25 giugno 2020 giornata nazionale di mobilitazione per difendere e rilanciare la scuola pubblica

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Docenti, personale ATA, studenti e famiglie, con la Didattica a Distanza, hanno mantenuto vivo il dialogo scolastico-educativo. Ma la scuola è un’altra cosa, è relazione, empatia, contatto, non è addestramento e si può fare solo in presenza. Bisogna superare l’emergenza educativa per far sì che in classe gli studenti acquisiscano il sapere necessario per partecipare criticamente ai processi storico-sociali. Per far ripartire a settembre la scuola in sicurezza occorre:

• Investire risorse per almeno 15 miliardi di euro. Anche sfruttando, soprattutto nel meridione, i fondi strutturali del periodo 2014-2020 ancora non utilizzati

• Ridurre il numero di alunni per classe (max 15)

• Un piano straordinario per l’edilizia scolastica: per ristrutturare i locali in uso (in Italia, l’età media è di oltre 50 anni) e individuarne nuovi, recuperando il patrimonio immobiliare pubblico sfitto e determinando grandi opportunità occupazionali

• Assumere immediatamente tutti i precari, Docenti e ATA, con almeno 36-24 mesi di servizio. Se non verrà fatto a settembre mancheranno circa 200.000 dipendenti

• Dire No ai piani Colao, Bianchi e dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) sulla scuola, il cui comune denominatore, figlio dei desiderata di Confindustria è il pieno compimento del processo di gerarchizzazione e aziendalizzazione iniziato con l’autonomia scolastica

• Dire No a qualunque forma di esternalizzazione del lavoro docente e ATA, assumendo a tempo indeterminato tutto il personale che, senza dipendere dal MIUR, lavora nelle scuole (assistenti alla autonomia, alla comunicazione ecc.) e completando l'assunzione dei lavoratori/trici delle ditte di pulizia

• Ridare centralità alle esigenze degli alunni diversabili, tra i più discriminati dalla Didattica a Distanza

• Estendere il tempo pieno in tutte le regioni d’Italia

• Dire No alla distruzione del gruppo classe e alla costituzione di classi omogenee per livello

• Dire No alle ore di 40 minuti

• Dire No al finanziamento delle scuole private

I COBAS partecipano attivamente con docenti ed Ata alla giornata di mobilitazione nazionale, lanciata inizialmente dal gruppo di "Priorità alla scuola", e organizzano , insieme ad altre forze. a genitori e studenti, manifestazioni a Roma, Napoli, Pisa, Firenze, Palermo, Catania, Bologna, Lucca, Salerno, Livorno, Massa Carrara, Padova, La Spezia, Potenza, Arezzo, Siracusa e Pontedera.

COBAS - Comitati di base della Scuola