Un nuovo successo dei Cobas nella denuncia dell'eterna persecuzione subita dagli Inidonei.
Il 6 maggio scorso si è discussa in Senato l'interrogazione parlamentare presentata su nostra richiesta dalla Senatrice Francesca Puglisi in merito alle illecite pressioni perpetrate nei confronti dei docenti inidonei da parte di svariati uffici scolastici regionali o territoriali che minacciavano di sanzionare i docenti " idonei ad altri compiti" che non volevano presentare o il modello A ( per essere trasferiti sui profili ATA) o il modello B ( per accettare la mobilità intercompartimentale).
Nella seduta del 6 maggio il sottosegretario Reggi ( nuovo sottosegretario ed ex sindaco di Piacenza) dopo aver dichiarato che la direzione generale del MIUR non aveva ricevuto nulla nel merito ( per non ben specificate ragioni) e che solo per le vie brevi si era riusciti ad avere notizia del difforme comportamento assunto da alcune amministrazioni periferiche ( ovvero le infuocate mail di denuncia dei fatti a De Angelis e Chiappetta ),cita espressamente l'atto di intimazione e diffida dei COBAS ( pag 6 ). Successivamente afferma che il MIUR ha chiarito con nota specifica che non sussiste alcun obbligo di dichiarazione da parte dei docenti "idonei ad altri compiti" e che non si possono assumere provvedimenti contrari alle norme.
Dopo le nostre numerose diffide all'Amministrazione centrale e periferica, ai sit-in, alle e-mail, alle telefonate, il Senato e il MIUR riconoscono il perverso accanimento nei confronti dei docenti inidonei e il nuovo sottosegretario Reggi addirittura e correttamente ci cita come organizzazione ( l'unica) che entra nel merito della questione.
La mobilitazione naturalmente continuerà sino al ritiro della norma che impone la mobilità intercompartimentale obbligatoria, secondo il calendario da noi proposto nel Convegno del novembre scorso e, da allora,sempre rispettato.
La prossima riunione per decidere modi e tempi della mobilitazione si svolgerà a Roma nella sede Cobas mercoledì 14 maggio alle ore 17.