I Precari delle scuole primarie e dell’infanzia di III Fascia e i docenti di Quota 96 si ritrovano al MIUR.Pienamente riuscito il sit-in del 27 marzo

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Il presidio permanente a Montecitorio "prigionieri del governo Renzi" di Quota 96 Cobas , insieme  ai  Comitati Quota96 ha ottenuto un primo risultato: l’approvazione da parte delle Commissioni Bilancio e Lavoro della risoluzione a favore dei Quota96. 

Purtroppo il braccio di ferro tra le Commissioni e il Governo, che voleva un ulteriore rinvio, ha partorito il topolino,  una modifica, che rispetto al testo originario  suona vecchia e beffarda per chi sta lottando da oltre due anni. “impegnano il Governo

a riferire alle Commissioni, prima della presentazione del DEF 2014 ( entro la data inderogabile del 10 aprile 2014), in merito al reperimento delle risorse necessarie  per l’adozione di urgenti iniziative normative volte a prevedere che i requisiti per il pensionamento, previsti dalla normativa, antecedente alla riforma Fornero, continuino ad applicarsi ai lavoratori della scuola indicati in premeva che abbiano maturato gli stessi requisiti entro l’anno scolastico 2011/2012 ai sensi dell’articolo 59 c. 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.” 

 l’impegnare a riferire è peggiorativo rispetto a impegnare a reperire. 

Pareva una vittoria che potesse segnare finalmente una ripresa certa del cammino legislativo della PdL 249 (Ghizzoni – Marzana),ma la modifica frutto di una mediazione risulta meno vicolante per il governo a individuare le risorse lasciando ancora la possibilità all'Esecutivo di chiedere rinvii, ma nell'auspicata ipotesi che entro il 10 aprile  , il governoriferiscadi aver trovato le risorse,  ci vorranno ancora dei mesi prima della promulgazione della legge e dell’emanazione della circolare attuativa del MIUR. Saranno così svelti da permettere di mandare i 4000 Quota96  in pensione il 1° settembre 2014?

Le mobilitazioni di queste settimane, sia locali che nazionali, hanno sortito qualche effetto, la pressione dei lavoratori in piazza, ha smosso le  Commissioni,e i parlamentari che hanno incontrato i lavoratori q96 durante i presidi si sono fatti portavoce della protesta, ma  il  Governo Renzi come quelli precedenti continua a essere sordo e cerca di trovare escamotage per sottrarsi a sanare un'allucinante ingiustizia.. .

La mobilitazione non si ferma dobbiamo continuare con le iniziative di lotta per mantenere alta la tensione e  pressare perché la copertura sia identificata, inserita nel PDEF ed allora dovremo in modo vigile passo dopo passo seguire  l’iter legislativo fino alla vittoria finale.

Il  27 marzo ultimo giorno del presidio "prigionieri del governo Renzi" i Quota 96 hanno manifestato insieme ai precari della scuola dell'infanzia e della primaria  al Miur, segnando un'alleanza già da tempo ricercata che rafforza il fronte  di lotta per la stabilizzazione dei precari e il conseguente  ringiovanimento della classe docente e ata della scuola italiana che risulta essere tra la più vecchia nel panorama europeo .Il rappresentante del Miur (dott. De Angelis) che ha ricevuto la delegazione dei Cobas scuola con i precari e Quota96, ha confermato che non appena sarà approvata la PdL 249, tempestivamente (anche a settembre) sarà emanata la circolare applicativa per permettere il pensionamento dal prossimo anno scolastico.

Questo dipende da noi dalla capacità di non mollare l’osso e di continuare a pressare il governo che fino ad oggi ha dimostrato di non volere sanare una intollerabile ingiustizia subita da più di 2 anni da 4000 docenti e ata..

Cobas Quota 96

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Precari delle scuole primarie e dell’infanzia

Pienamente riuscito il sit-in del 27 marzo

Una folta delegazione ricevuta dai funzionari del MIUR

 

Pienamente riusciti sia il convegno che il sit in svoltisi il giorno 27 marzo 2014 a Roma relativamente alle problematiche dei precari iscritti alle graduatorie di terza fascia d’istituto delle scuole primarie e dell’infanzia.

Circa cento persone, da varie regioni d’Italia, si sono ritrovate per discutere sugli ultimi sviluppi riguardanti il riconoscimento del valore abilitante del diploma magistrale e fare il punto della situazione sui Percorsi Abilitanti Speciali (PAS).

Dopo una discussione che ha visto una grande partecipazione da parte dei presenti, il Convegno si è interrotto per permettere ai docenti precari di raggiungere la sede del MIUR in viale Trastevere dove era stato richiesto un incontro con i rappresentanti dell’amministrazione.

Ai manifestanti si sono uniti anche i docenti di “ Quota 96” ( quei docenti e ATA che sarebbero dovuti andare in pensione nel settembre  2012 e che invece sono stati trattenuti in servizio dalla legge Fornero, che ha imposto loro di rimanere a scuola ancora dai tre  ai sette anni, impedendo a circa 4000 precari di entrare in ruolo).

Dopo una vivace protesta che ha portato anche ad una momentanea occupazione della strada davanti al ministero con un temporaneo blocco del traffico, una folta delegazione, composta  da dodici insegnanti, è stata ricevuta dal dott. De Angelis, il dott. Molitierno della Direzione Generale dell’Istruzione e la dott.ssa De Luca dell’Ufficio Relazioni Sindacali.

Nell’incontro la delegazione ha presentato i punti fondamentali emersi nei lavori mattutini del convegno rispetto ai quali le risposte ricevute hanno chiarito la reale situazione.

Dopo il parere vincolante del Consiglio di Stato sul valore abilitante del diploma magistrale e del conseguente inserimento nella seconda fascia dei precari di terza fascia, l’amministrazione ha sospeso ogni decisione rimettendosi al parere dell’Avvocatura dello Stato.

I tempi di risposta sono subordinati ai tempi previsti per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto e quindi presumibilmente entro il mese di maggio.

L’Avvocatura dello Stato potrebbe decidere che il riconoscimento del valore abilitante del diploma magistrale riguardi solo i ricorrenti, escludendo tutti i docenti che non hanno partecipato al ricorso.

Ciò comporterebbe per questi ultimi la permanenza in terza fascia e il conseguente obbligo alla frequenza dei PAS per ottenere l’abilitazione.

Quindi, anche per i PAS, la situazione è quella di una sospensione generale in attesa della pronuncia dell’Avvocatura.

Alla luce di tutto ciò appare chiaro che occorrerà esercitare forme di pressione affinché si estenda a tutti i precari della scuola primaria e dell’infanzia, il sacrosanto diritto di accedere alla seconda fascia delle graduatorie d’istituto.

Nella sessione pomeridiana dei lavori del convegno i presenti hanno deciso di continuare ed stendere la mobilitazione attraverso forme capillari d’informazione su tutti i territori e nelle singole scuole per arrivare al più presto ad una mobilitazione a livello nazionale.

Roma, 27 marzo 2014