Buon viaggio, compagno e fratello Francesco!

francesco Amodio

Quella del 27 agosto, per noi e per tantissimi/e compagni/e, è stata una giornata dolorosissima: Francesco Amodio ci ha lasciati, stroncato da una leucemia fulminante, che pure aveva affrontato con la consueta determinazione e tenacia.

La sua passione politica, il suo fine intuito strategico e la sua capacità di relazionarsi agli altri con grande umanità e generosità, gli hanno consentito di essere per mezzo secolo una figura di spicco dei movimenti antagonisti che si sono succeduti nel nostro paese, sia a livello nazionale che a livello locale. La storia della sua militanza segue e segna le tappe della storia della opposizione sociale, politica e sindacale del paese.

Dopo aver mosso i primi passi nell’ormai lontano ‘68, quando, da studente di Architettura, si pose alla testa del movimento studentesco napoletano, contribuì poi alla costituzione di diverse organizzazioni della sinistra rivoluzionaria degli anni ’70. Da insegnante e da formatore, fu tra i fondatori dei COBAS della Scuola nel 1987 e della Confederazione COBAS nel 2000.

Come insegnante e come preside incaricato in una scuola media della difficile periferia napoletana, negli anni ‘90 promosse e coordinò, insieme ai componenti di quella comunità scolastica, un progetto pedagogico emancipativo, egualitario ed innovativo, oggetto di studio anche a livello internazionale.

Eletto membro del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, come dirigente nazionale e regionale COBAS Francesco è stato sempre presente e attivissimo nei processi politici e nei movimenti che hanno innescato il conflitto sociale. Negli ultimi anni, come vicepresidente del CESP, Centro Studi dei Cobas, deputato alla formazione dei docenti, ha dato il suo preziosissimo contributo anche come ricercatore e relatore, per denunciare e smascherare i processi di aziendalizzazione della scuola e la mercificazione dei saperi per mezzo di regressive controriforme, attuate sia dai governi di centrosinistra che di centrodestra,

Sempre in prima fila nei cortei che hanno fatto la storia nel nostro paese, da quello, drammatico, di Genova, contro i potenti della terra, a quello di Firenze, con il “social forum europeo”, a quelli del più ampio movimento “altermondialista”, agli innumerevoli presidi romani contro le guerre per la liberazione dei popoli, a quelli contro i governi e le politiche dell’austerity fino, naturalmente, a quelli di Napoli; sempre al fianco dei precari, dei vessati, degli emarginati e, soprattutto, degli studenti, che in lui hanno sempre trovato un robusto supporto materiale, legale ed affettivo.

Buon viaggio, un bacio a te, compagno e fratello Francesco! E buona lotta a noi, che un po’ più poveri, continueremo a seguire i tuoi insegnamenti, il tuo esempio!